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SANT'AGATA DEL BIANCO (RC)

                  abitanti 592

La nascita del paese si attesterebbe attraverso un documento intorno al 1349, a seguito di un terremoto che distrusse la città di Samo,  dove alcuni abitanti si trasferirono dalle campagne circostanti in un luogo detto “Giardini di Campolaco” denominandolo Sant’Agata in onore alla Santa al quale erano devoti (si narra che S.Agata sia passata da questi luoghi  “giardini di Campolaco, lo testimonia una chiesetta eretta in suo onore posta fra le contrade faccioli e runcatina denominando la zona “pietra di S.Agata”. Posto su una collina a 450 mt s.l.m. e a 10 chilometri dalle rive joniche e dalla cittadina di Bianco, domina un panorama che va da Capo Spartivento a Punta Stilo, questa fascia jonica è detta “costa dei gelsomini”.Fu feudo di Samo, alla cui storia la sua s’intreccia saldamente, almeno sino al 1806, data in cui divenne autonoma. Pochi anni dopo Sant’Agata del Bianco sarebbe stata eretta a Comune (1811). In seguito, venne nuovamente aggregata a Samo, ma già nel 1946 avrebbe riottenuto l’indipendenza. Centro ricco e sviluppato, subì un durissimo colpo con il sisma del 1783, al punto che la cittadinanza fu costretta a cercare rifugio altrove. Grazie all’operosità dei suoi abitanti, è stata Però ricostruita ed è riuscita a ritrovare una certa floridezza economica. Pochi gli elementi architettonici sopravvissuti ai ripetuti fenomeni sismici (è stata colpita anche dal terremoto del 1908): si può affermare che il patrimonio edilizio è quasi del tutto scomparso. Rimane la Chiesa di Sant’Agata, ampiamente rifatta, e i ruderi del Palazzo Ducale, posti in via Barone Franco. Nel suo territorio insiste la sorgente "Aranghia", fonte che, sin dall'antichità, disseta tutto il comprensorio.L'economia di Sant'Agata del Bianco è agricola, con produzione di ortaggi, agrumi e olio. Degni di menzione i vini qui prodotti, ottimi e ricercati. L’allevamento del bestiame, molto sviluppato, consente la produzione di prelibati formaggi, destinati però al solo mercato locale. Sopravvive ancora qualche forma di artigianato, soprattutto legato all’arte domestica della tessitura di coperte rustiche e di un caratteristico tessuto variopinto, ricavato dai cascami di stoffa, detto "pezzara".Vengono anche realizzati artigianalmente mobili rustici e si prosegue l'arte del ferro battuto. Il 5 febbraio, festa della patrona Sant’Agata (ma i festeggiamenti civili si svolgono in agosto). Vi sono nati: Angelo Grillo, filosofo (1805-1875); Francesco Antonio Grillo, vescovo (1744-1804); Saverio Strati, scrittore (1924).

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